l’intervista dell’avv. Cafiero  a RadioInBlu

La legge di conversione del d.l. 101 del 2019 crea tutele ad hoc per i fattorini della gig economy ma non focalizza l’attenzione su tutti gli altri lavoratori che appartengono a questa galassia: da chi svolge sulle piattaforme digitali lavori intellettuali a quelli impegnati nei c.d. lavoretti. Sicuramente si tratta di un passo in avanti ma rischia di creare discriminazioni. Occorre dunque il secondo passo in avanti: estendere ai lavoratori che ne sono privi le tutele basilari nel segno dell’art. 31 della Carta di Nizza, della Carta Sociale Europea e del decent work dell’OIL.
Dal minuto 10.00 l’intervista dell’avv. Cafiero a RadioInBlu

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